Schede

7 febbraio 2011

Presa Diretta: un dettaglio nella spazzatura


L'ottimo Gianluca Bifolchi osserva acutamente che la puntata di Presa Diretta di ieri sera (che personalmente farei replicare in rotazione come i videoclip di MTV) mancava di un dettaglio importante. Sembra infatti dal reportage che una popolazione ben istruita, una "società civile innocente", che vive in comode villette, fino a ieri immerse nel verde, sia vittima di politici criminali e corrotti, e non è chiaro da chi questi politici siano stati eletti. L'inviato Domenico Iannacone non mostra l'immensità del bacino elettorale da cui emergono carriere politiche erette sulle stabili fondamenta della collusione e del voto di scambio. I politici al contrario sembrano un "corpo estraneo" alla pura e disperata popolazione campana. In fondo basterebbero 30 secondi di interventi per rendere il servizio davvero completo. Basterebbe un giro in qualche zona popolare per raccogliere un paio di commenti beceri che rappresentino il degrado sociale e morale della Campania.

In realtà il giornalista deve plasmare il pezzo sulla sua tesi, che è il frutto della sua analisi, senza ovviamente stravolgere i fatti in funzione di essa. Quei 30 secondi sarebbero bastati al generico spettatore del nord 'civile' per fargli dire: "Ecco i napoletani che si scelgono per 10 anni Bassolino&co e poi si lamentano! E noi paghiamo per risolvere i loro problemi". 30 secondi che avrebbero demolito, banalizzandolo, l'intero reportage.

A meno che Iannaccone non avesse fatto capire che il Sud è vittima di politiche sciagurate da 150 anni. Che il tessuto economico e sociale depredato di ogni risorsa non consente una realtà imprenditoriale virtuosa. Che sussidi statali e pubblici appalti sono una fonte importante di ricchezza. Che tale ricchezza si fonda sui favori dei politici. Che i politici sono espressione dei potentati locali, i quali offrono lavoro a potenziali elettori. Che quando ti manca il lavoro, non sei libero nelle scelte democratiche, ma appoggi chi ti promette di farti arrivare alla fine del prossimo mese. Che i giovani migliori e talentuosi vanno via, privando la futura classe dirigente di figure valide ed autorevoli. Che chi resta deve adattarsi alla realtà o soccombere. Che i politici locali sono naturalmente espressione di questa realtà: hanno raggiunto il successo personale cavalcando il sistema, ed edificano le proprie carriere istituzionali assecondando il sistema. Potremmo anche evitare di dilungarci sulla camorra.

Per trattare solo questo aspetto, però, ci sarebbe voluta un'intera puntata. Meglio allora concentrarsi su un problema ed esporlo nella maniera più adatta al pubblico a cui dovrebbe essere rivolta. Che non è quello campano.

1 commento:

  1. Grazie. Chissà perché mi aspettavo degli insulti. Comunque io credo che le politiche dell'intervento straordinario nel mezzogiorno furono in parte sciagurate (come tu dici), e in parte semplicemente sbagliate e inefficaci,ma benintenzionate. Il problema è l'inettitudine della classe dirigente nazionale di trarre oggi una lezione dal bilancio di quei decenni. In fondo che convenienza hanno?

    http://subecumene.wordpress.com

    RispondiElimina

I commenti non sono moderati. Non voglio farvi le solite raccomandazioni a base di buon senso e buona educazione. Mi fido di voi...
Potete usare i seguenti tag html:
<a> (per la creazione di link)
<strong> e <b> (per la creazione di testo in grassetto)
<em> e <i> (per la creazione di testo in corsivo)