Schede

8 marzo 2011

L'8 marzo della banda Sallusti

Buon 8 marzo a tutte le donne dal vostro caro direttore Sallusti. Ma anche no. Abbiamo uno scoop che drena ogni residuo valore da questa ricorrenza. Eccolo (clicca per ingrandire):


"Nessun nome né casi specifici". Iniziamo bene. Però "le voci ci sono". Sono quei comunisti dei magistrati che hanno bisogno dei fatti. Per Il Giornale le voci bastano. E se non bastano le inventano. Se ne occupa prontamente Melania Rizzoli, consorte dell'ex editore più importante d'Italia prima che Berlusconi mettesse le zampe sulla Mondadori (a suon di mazzette). Sì, proprio quella che difese prontamente la battutaccia del suo idolo sui gay: l'omosessualità è una condizione "che la natura stessa, che mai sbaglia, tende a non far evolvere, a circoscrivere in una mino­ranza che non ha la possibilità di auto-riprodur­si". Infatti "l’evoluzione della specie, la scienza e il futuro prevedono" che "l'organo genitale [femminile] al mo­m­ento del concepimento si modifica e sosti­tuisce di fatto il ruolo e l’organo maschile". Partenogenesi. Anche per la donna. Gli omosessuali insomma sono contro natura. Sembra che la signora faccia il medico. Vaglielo a spiegare che la medicina è la più innaturale delle pratiche umane.
Per non parlare di quando attaccò la pillola Ru-486 descrivendo quello che prova una donna con "quel “coso” morto lì dentro che deve essere eliminato".

Ebbene, questo esimio medico "rispondendo a una domanda di Klaus Davi non ha escluso che ci possa­n­o essere parlamen­tari della sinistra elette dopo essersi concesse sessual­mente ai capi di par­tito". Adesso che abbiamo il "Cosa?" ed il "Perché?" mancano il "Chi?", "Dove?", "Quando?": le cinque W non sono di casa al Giornale. E quando lo sono non vengono certo accolte dalla Verità. In fondo Sallusti è degno allievo di Belpietro.

mimosaTutto questo per dire che l'8 marzo "è una commemorazio­ne inutile, che non aiuta a migliora­re la condizione del lavoro femmi­nile". Certo: ma serve a ricordare che c'è gente come lei, ed il suo amato capo, che lavora alacremente per peggiorarla. E che confonde la Festa della Donna col festino bunga bunga.

Intanto, voglio augurare a tutti, e non solo alle donne, un buon 8 marzo.

3 commenti:

  1. Tanto per illustrare meglio, se possibile, la professionalità dei "giornalai" berlusconiani, ecco il patteggiamento di un anno per accesso abusivo alla banca dati della GdF, grazie ad un agente compiacente (che di anni se ne è beccati 2). Lo scopo? Acquisire dati per i soliti killeraggi e dossieraggi falsi, ma sempre efficaci per manganellare i nemici del padrone.

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  2. A parte il fatto che zio tibia si droga e anche pesantemente, se non non si spiegano questi articoli, ma poi sembra un bambino che deve dirla sempre più grossa dell'altro per pensare di essere il vincitore. Dal momento in cui si parla delle donne pagate da B. lui rilancia che anche a sinistra si fanno pagare. Ma cos'è? Giochiamo a chi ce l'ha più lungo? E' un uomo squallido che lavora per uno ancora più squallido in una sottospecie di giornale. Mi fanno pena tutti quelli che gli vanno dietro arrampicandosi sugli specchi per continuare a lavorare per il sovrano di questa cippa. Adesso la smetto se no mi parte l'embolo.

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  3. Esatto. Più o meno è la linea difensiva che adottano i berluscones in ogni dibattito. Trovare un'ombra nella vita degli avversari e manganellare in prima pagina per mesi, finché ai loro elettori non appaia tutto sullo stesso piano. Tutti nella stessa melassa. Marrazzo che va coi trans (ma poi si dimette) e Berlusconi che seleziona la classe dirigente nei festini bunga bunga (e non si dimette: vuoi mettere una bella gnocca con un trans?), sono la stessa cosa.

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